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Il vuoto come natura dei fenomeni

Il vuoto come natura dei fenomeni

Parte di una serie di L'angolo della colazione del Bodhisattva discorsi tenuti durante il ritiro invernale di Tara Verde da dicembre 2009 a marzo 2010.

  • Il vuoto non è un substrato da cui tutto nasce.
  • Il rapporto tra verità ultime e verità convenzionali

Green Tara Retreat 015: Il vuoto come natura, non creatore, di fenomeni (scaricare)

Qualcuno si chiedeva come se tutto fosse nella natura del vuoto, e io dicevo che esistiamo all'interno del vuoto, allora quella persona pensava che in qualche modo siamo stati prodotti dal vuoto, che in qualche modo il vuoto fosse la causa di tutto. Non è di questo che stiamo parlando.

Il vuoto è la natura di fenomeni. È una cosa permanente in sé. Non è prodotto da cause e condizioni. Non pensare al vuoto come a una grande sostanza ultima da cui tutto viene. Ci sono alcuni gruppi non buddisti che pensano che esista una realtà ultima che è una specie di sostanza mistica o cosmica, e da ciò tutto il fenomeni presentarsi. Il buddismo lo confuta completamente. Il buddismo confuta ogni tipo di idea di una sostanza cosmica primordiale che crea ogni cosa. Questo è positivo fenomeni. È sotto l'influenza di cause e condizioni. Quindi entri in tutti i tipi di intrecci logici con il tentativo di vederla come la realtà ultima.

Il vuoto non crea nulla, e non è come se il vuoto fosse lì e poi da esso spuntasse un fiore. Non pensarci [cioè il vuoto] fa apparire te, me e tutto il resto. Non è nemmeno così. È ogni volta che qualcosa esiste, è natura ultima è che è vuota di esistenza inerente. Esiste all'interno di quella natura di essere vuoto di esistenza inerente.

Quello a cui stiamo arrivando qui è che tutte le verità convenzionali di tutte le cose che appaiono nel nostro mondo e la verità ultima, il modo ultimo di esistenza, sono inseparabili. Non è che uno esiste e qualche tempo dopo inizia ad esistere anche l'altro. Non è che prima hai il vuoto e poi, come ho detto, il fiore ne salta fuori; o prima hai il fiore e poi il fiore diventa vuoto dell'esistenza inerente - non è quello. Lo è: quando qualcosa che esiste, dal momento in cui esiste, è vuota di esistenza inerente. Quindi si dice che la verità convenzionale, come il fiore, e la verità ultima, la sua vacuità, siano una natura in quanto l'uno non può esistere senza l'altro. Sono anche diversi, straordinariamente diversi; non sono la stessa cosa perché il fiore è solo un'apparenza e il vuoto è il suo vero modo di essere.

La Venerabile Thubten Chodron

Il Venerabile Chodron sottolinea l'applicazione pratica degli insegnamenti del Buddha nella nostra vita quotidiana ed è particolarmente abile a spiegarli in modi facilmente comprensibili e praticati dagli occidentali. È ben nota per i suoi insegnamenti calorosi, umoristici e lucidi. È stata ordinata monaca buddista nel 1977 da Kyabje Ling Rinpoche a Dharamsala, in India, e nel 1986 ha ricevuto l'ordinazione bhikshuni (piena) a Taiwan. Leggi la sua biografia completa.

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