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Il Dalai Lama sulla vita in carcere

Il Dalai Lama sulla vita in carcere

La finestra della cella della prigione è attraversata dalla luce, l'ambiente è al buio.
Avrei voluto che tutti coloro che erano imprigionati potessero ascoltare direttamente Sua Santità e sperimentare la sua straordinaria compassione per loro. (Fotografato da Aapo Haapänen)

Durante il periodo in cui insegnava a New York City nel settembre 2003, Sua Santità il Dalai Lama incontrato privatamente con un gruppo di ex detenuti. Gli raccontarono della loro esperienza in prigione e dei loro sforzi per praticare il Buddhadharma là. Sua Santità in seguito ha condiviso le sue riflessioni su questo incontro quando ha parlato alle migliaia di persone che hanno assistito ai suoi insegnamenti al Beacon Theatre e alle circa 65,000 che hanno assistito al suo discorso della domenica mattina a Central Park. Quello che ha detto è stato simile, anche se non esattamente lo stesso, in queste due occasioni, e condivido con voi ciò che ricordo (non ho preso appunti, né sono stato all'incontro).

Sua Santità ha apprezzato molto l'incontro e ha detto quanto sia stato commosso e rattristato ascoltando la sofferenza che le persone hanno vissuto durante la carcerazione. Ha ammirato i loro sforzi per imparare e praticare il Dharma in un ambiente così ostile e violento e ha affermato che coltivare la compassione è estremamente importante.

Ha anche commentato le ingiustizie presenti in un sistema carcerario volto a punire piuttosto che a riabilitare, un sistema che bolla le persone come “malvagie” invece di vederne il potenziale e la purezza Budda natura. La struttura del sistema carcerario ha un disperato bisogno di riforme, ha affermato. Guardando direttamente il pubblico, ha affermato con enfasi: “Ma io non sono un cittadino di questo paese, lo sei tu. Pertanto, sei responsabile della modifica di questo sistema. Serve un sistema che aiuti sia le persone incarcerate stesse che la società in generale”. A questa affermazione è seguito un forte applauso del pubblico.

Avendo svolto io stesso il lavoro carcerario per diversi anni, sia in corrispondenza con le persone incarcerate che nell'insegnamento di gruppi buddisti nelle carceri, sono rimasto molto colpito dalla profondità della conoscenza e della cura di Sua Santità per le persone che sono generalmente temute e quindi scartate dalla società. La sua cura non era solo per gli individui stessi, ma per il sistema in generale, in cui tutti - persone incarcerate, le loro famiglie e amici, guardie e personale carcerario - sono intrappolati. Avrei voluto che tutti i detenuti potessero ascoltare direttamente Sua Santità e provare la sua tremenda compassione per loro.

La Venerabile Thubten Chodron

Il Venerabile Chodron sottolinea l'applicazione pratica degli insegnamenti del Buddha nella nostra vita quotidiana ed è particolarmente abile a spiegarli in modi facilmente comprensibili e praticati dagli occidentali. È ben nota per i suoi insegnamenti calorosi, umoristici e lucidi. È stata ordinata monaca buddista nel 1977 da Kyabje Ling Rinpoche a Dharamsala, in India, e nel 1986 ha ricevuto l'ordinazione bhikshuni (piena) a Taiwan. Leggi la sua biografia completa.

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